lunedì 6 luglio 2009

AREA 51

Area51

L'Area51 è una sezione del poligono nucleare ed aeronautico di Nellis, una vasta zona militare che inizia circa 150 km a nord-nord-ovest della città di Las Vegas, nella parte centromeridionale del Nevada. Più esattamente, Area 51 è posta ai margini del lago prosciugato di Groom Lake, ed è nota a chi vi lavora con altri appellativi e nomi, quali Dreamland "terra dei sogni", che è - o sarebbe stato - il codice di chiamata radio della base di Nellis; Watertown "città d'acqua" ;Skunkworks Officine Sporche o anche The Ranch "La Fattoria". Una pista di decollo lunga circa 4500 m attraversa il Groom Lake. Nell'ambito del grande complesso di Nellis, nell'aeroporto di Tonopah, all'angolo nord-occidentale del poligono, sono dislocati due squadroni del 37° Stormo Tattico deII'USAF, dotati di sofisticatissimi cacciabombardieri F-117A Nighthawk ,i quali hanno la capacita di essere "invisibili" ai radar.

Il complesso di Nellis, le cui multiformi attività cominciarono nel 1954, avrebbe visto solo in un secondo tempo la costruzione di Area 51, una serie di installazioni in larga parte sotterranee, che sarebbero state gestite dalla CIA fino al 1972, quando passarono all'Air Force Systems Command. Fu qui che furono sviluppati i ricognitori strategici U-2 e SR-71 Blackbird, e dove oggi si lavorerebbe al famigerato ricognitore ipersonico "Aurora", le cui incredibili caratteristiche di volo (velocità fino a Mach 8) e la sua forma piatta e triangolare sono state oggetto di dicerie anche in ambito ufologico.

L'ingresso principale verso Area 51 è segnato da una strada sterrata che si stacca dalla statale 375 nella contea di Lincoln, all'altezza di una grande cassetta per la posta di colore nero, che poi interseca la pista che conduce da est al Groom Lake, attraversando a sud la catena delle Groom Mountains, una serie di alture che corrono quasi parallele alla statale 375 e che, di fatto, impediscono la visione a distanza di Area 51. Per valutare meglio il grado di segretezza della zona, si pensi che ai primi del 1984 l'USAF sequestrò illegalmente 89.600 acri di suolo pubblico compresi nella catena montuosa, proprio per limitare l'osservazione agli appassionati. L'USAF ha poi ammesso l'illegalità del sequestro, ma il Congresso ha infine votato per approvare l'azione dei militari.

Nel 1980, un giornalista ed ufologo di Cincinnati (Ohio), Dave L. Dobbs, ricevette una lettera da un radiotecnico di nome Mike Hunt. Egli, fra i primissimi, fu tra coloro che associarono le attività di Area 51 agli UFO. Nelle sue testimonianze, Hunt sosteneva di aver lavorato laggiù nei primi anni '60 per conto della Commissione Atomica Statunitense, e di aver appreso che un UFO vi sarebbe stato trasportato dalla base aerea di Edwards, in California. Hunt avrebbe visto contenitori con il timbro :" Project Red Light", uno dei supposti progetti govemativi segreti americani sugli UFO, su cui circolano da anni testimonianze di seconda mano, diffuse - per esempio - da un ufologo filo-contattista texano, Wendelle Stevens. Secondo le sue fonti il "Project Red Light" avrebbe incluso lo studio di due alieni e della propulsione di almeno tre UFO catturati . Stevens ha anche riferito di un incontro di un pilota militare con un vero e proprio UFO avvenuto nel '77 nel cielo della vicina base di Tonopah , e l'avvistamento sulla zona, nel '78, di un grande sigaro grigio accompagnato da due elicotteri militari.

Hunt, inoltre, avrebbe visto al suolo un disco di color opaco del diametro di 8-9 m, e avrebbe più volte constatato che le frequenze radio della base erano come "ammutolite" per cause a lui misteriose. Un operatore radar che lavorava in una torre di controllo al limite nord del poligono di Tonopah, invece, ricevette spesso l'ordine di ignorare gli oggetti volanti non identificati che osservava sugli schermi dei sistemi radar.

In tempi più recenti certe voci sono giunte persino dalle riviste specializzate in questioni militari. Nel 1988, un ufficiale dell'USAF ha dichiarato al giornalista aeronautico James Goodall che quanto si stava realizzando nell'Area 51 sfidava ogni descrizione. Goodall ha reso note anche dicerie secondo cui si trattava di tecnologie basate su campi di forza, su tentativi di controllare la gravitazione e di veri e propri "dischi volanti". Nel febbraio dello stesso anno, Jim Shults, caporedattore della rivista militare Gung-Ho, riferi' di una Alien Technology Unit attiva ad Area 51, e due piloti militari che vi avevano lavorato confermarono la sperimentazione di velivoli "incredibili".Nell'ottobre del'90, infine, la notissima Aviation Week & Space Technology riferì le osservazioni di misteriosi triangoli silenziosi fatte da piloti su Nevada e California, e di quelle di un altro strano velivolo più rumoroso e seguito da una densa scia di fumo. Si ammettevano poi avvistamenti, in quelle zone, di "aerei" dall'aspetto ancora più insolito, che facevano pensare a forme di propulsione ancora piu' insolite. In seguito, l'autore dell'artitolo, Bill Scott, ha precisato di pensare a motori antigravitazionali montati su velivoli in grado di spostarsi da 25 km/h fino a velocità supersoniche.

Nonostante le numerose misure di sicurezza della base : sensori di movimento, laser, pattuglie reclutate fra i ranghi dei Berretti Verdi e degli incursori dei SEAL della Marina e addestrate dalle unità di élite della Delta Force, già molti hanno fatto spedizioni al segnale del miglio 29,5 della statale 375, da dove parte la strada sterrata per Area 51. L'ufologo William F. Hamilton ha intervistato almeno quattro testimoni che da quel luogo avrebbero osservato UFO volare sulle Groom Mountains. Si pensi inoltre che l'appassionato Glenn Campbell pubblica un bollettino (The Groom Lake Desert Rat), organo di un gruppo che sorveglia le attività di Area 51 e che organizza escursioni alla White Sides Mountain e d Freedom Ridge, alture da cui si osserva bene gran parte della zona


IL MISTERO DI ROSWELL

Gli UFO non sono mai stati una novità nella storia dell'uomo, anche se si è cominciato a parlarne diffusamente solo dopo l'avvistamento di Kenneth Arnold nel 1947. Tuttavia, anche se molte eminenti autorità scientifiche e politiche sono convinte della loro esistenza, fino ad oggi non è stata portata nessuna prova convincente a riguardo. Le testimonianze, si è detto, possono essere frutto dell'immaginazione e le fotografie possono essere del falsi o semplicemente ritrarre bizzarri eventi astronomici o meterologici (anche se spesso gli eventi invocati sono strani ed insoliti almeno quanto quello che cercano di spiegare). Ma cosa accadrebbe se uno di questi UFO "immaginari" si schiantasse a terra in un luogo raggiungibile dalle forze aeree e terrestri di un paese civilizzato? Come si comporterebbe il governo di quel paese? Preparerebbe un comunicato stampa con cui informare tutto il mondo o cercherebbe invece di nascondere il fatto, tamponando le fughe di notizie ed azzittendo eventuali testimoni? E se adesso vi dicessimo che lo scenario appena dipinto potrebbe essersi verificato nel Nuovo Messico il 7 Luglio 1947?




7 Luglio 1947, Radio KOAT, Albuquerque, Nuovo Messico:

Intorno alle quattro del pomeriggio Lydia Seppy sedeva in ufficio davanti alla telescrivente nella stazione di Radio KOAT ad Albuquerque nel Nuovo Messico (U.S.A.). D'un tratto squillò il telefono: era Johnny McBoyle, cronista ed in parte proprietario della stazione radio gemella KSWS di Roswell, che non avendo una propria telescrivente usava spesso quella della KOAT. La voce era eccitata: "Lydia preparati per un colpo giornalistico sensazionale! Vogliamo che la notizia sia trasmessa immediatamente all'American Broadcasting Company. Ascolta! Un disco volante si è schiantato... No, non sto scherzando. Si è schiantato vicino a Roswell. Ero lì, l'ho visto. E' come un grosso catino sfasciato. Un allevatore l'ha trascinato con il suo trattore sotto un capannone per il bestiame. E' arrivato l'esercito e si prepara a raccoglierlo. L'intera zona è bloccata adesso. E senti questa: stanno dicendo qualcosa a proposito di piccoli uomini che si troverebbero a bordo... Comincia a trasmettere con la telescrivente, mentre io rimango al telefono". Lydia cominciò a trasmettere, ma dopo appena poche righe la telescrivente si bloccò. Anche se non era mai accaduto nel mezzo di una trasmissione, le telescriventi tendono a bloccarsi per diverse ragioni, e Lydia non se ne preoccupò. Prese il ricevitore e disse a McBoyle che la telescrivente aveva smesso di funzionare. McBoyle sembrava teso, sotto pressione e stava parlando con qualcun'altro. "Aspetta un minuto, sono subito da te... Aspetta... vengo subito". Ma così non fu. La telescrivente riprese a funzionare da sola e scrisse: "ATTENZIONE ALBUQUERQUE. NON TRASMETTETE RIPETO NON TRASMETTETE QUESTO MESSAGGIO. CESSATE IMMEDIATAMENTE LA COMUNICAZIONE". Lydia, che era ancora al telefono, raccontò l'accaduto a McBoyle e gli domandò cosa dovesse fare. La risposta fu sorprendente: "Dimentica la faccenda. Non ne hai mai sentito parlare. Senti, tu non la devi sapere. Non parlarne con nessuno". E riattaccò.
Il meccanismo di copertura stava cominciando a funzionare. Quando Merle Tucker, il capo della signora Seppy, tornò in città e venne a conoscenza dell'accaduto fece alcune indagini, più che altro perchè preoccupato che l'incidente potesse pregiudicargli l'ottenimento di una licenza FCC (Commissione Federale Comunicazioni) per l'installazione di una stazione sussidiaria, ma stranamente non riuscì ad appurare se l'incidente fosse avvenuto sul serio oppure no. Emerse tuttavia un particolare interessante: molte delle persone con le quali parlò insistettero nel dire che l'incidente era avvenuto nell'area a ovest di Soccorro piuttosto che vicino a Roswell. Un incaricato dello sceriffo di quella città era stato sul posto ed aveva visto il relitto. Poi d'un tratto, nessuno fu più disposto a parlare dell'incidente. Lo stesso Tucker era riluttante a rilasciare qualunque tipo di dichiarazione. Il fisico nucleare e ricercatore Stanton T. Friedman si imbattè in un muro di silenzio quando cercò di indagare sulla faccenda intervistando McBoyle: "Se ne dimentichi... il fatto non è mai accaduto".

Fu naturale all'epoca collegare l'avvenimento con il fenomeno dei "dischi volanti" (allora non si parlava ancora di UFO) a causa del nutrito numero di avvistamenti segnalati in Arizona e nel Nuovo Messico nel Giugno e Luglio del 1947: più che in tutti gli altri Stati dell'Unione, più che in ogni altra parte del mondo. Per inciso, l'avvistamento in volo dei nove "padelloni" da parte di Kenneth Arnold sul Monte Rainer che diede inizio al primo interessamento diffuso del pubblico per gli UFO avvenne il 24 Giugno di quell'anno. Se si prende per buona l'ipotesi che gli UFO siano in qualche modo interessati a seguire il nostro sviluppo, questa discrepanza ha in effetti un'ottima spiegazione. Nella seconda metà degli anni Quaranta il Nuovo Messico era il luogo in cui avvenivano la maggior parte degli esperimenti militari: ricerca atomica, missilistica, sviluppo dell'aeronautica e sperimentazione radar-elettronica. Los Alamos, la comunità scientifica creata per il Progetto Manhattan nel 1943, era ancora una "città segreta". In condizioni simili erano il White Sands Missile Range ed i Proving Grounds nelle vicinanze di Alamogordo, dove si studiavano gli unici razzi V-2 esistenti al di qua della Coritna di Ferro. Inoltre a Roswell era di stanza il 509th Bomb Group dell'Air Force degli Stati Uniti, l'unico gruppo aereo al mondo addestrato al combattimento con la bomba atomica. Sembra ovvio quindi che questa costituisse un'aera di notevole interesse per eventuali intelligenze extraterrestri.
Il comportamento dell'Air Force

Intorno alle 21:50 del 2 Luglio 1947 il commerciante in ferramenta Dan Wilmot e la moglie si stavano godendo il fresco della sera sotto il portico della loro casa di South Penn Street, a Roswell. Secondo le parole di Wilmot "d'un tratto un grande oggetto luminoso sfrecciò nel cielo, venendo da sud-est. Si dirigeva a nord-ovest (verso Corona, nel Nuovo Messico) ad altissima velocità". L'oggetto, sempre secondo i coniugi Wilmot, aveva la forma di "due piatti rovesciati posti l'uno contro l'altro" e scomparve verso nord-ovest in quaranta o cinquanta secondi. Temendo di esporsi al ridicolo, Wilmot (definito dal Daily Record di Roswell come uno dei cittdini più rispettabili e degni di fiducia della città) non fece parola dell'accaduto con nessuno aspettando che qualcun'altro si facesse avanti per primo. Involontariamente, i coniugi Wilmot furono testimoni di quello che sarebbe divenuto uno dei segreti meglio custoditi della Storia, anche se all'inizio non fu trattato come tale.
L'8 Luglio, il giorno seguente l'inconsueto incidente accaduto alla signora Sleppy con la telescrivente TWX, il tenente Walter Haut, addetto alla pubblica informazione presso la base aerea dell'esercito di Roswell (oggi Walker AFB), basandosi frettolosamente sulle notizie che cominciavano a trapelare dalla base rilasciò ad alcuni giornalisti un comunicato, senza curarsi, forse per l'eccitazione, di chiedere preventivamente l'autorizzazione al colonnello William Blanchard, comandante della base. Fu un errore per cui il tenente Haut dovette pagare amare conseguenze. Ecco il testo del comunicato:


Roswell Army Air Base, Roswell, N.M.
8 Luglio 1947, A.M.

Le numerose voci riguardanti il disco volante sono diventate una realtà ieri, quando l'ufficio informazione del 509th Bomb Group, Ottava Air Force del campo di aviazione militare di Roswell, ha avuto la fortuna di impadronirsi di un disco, grazie alla collaborazione di un allevatore locale e dell'ufficio dello sceriffo di Chaves County.
L'oggetto volante è atterrato in una fattoria presso Roswell un giorno della scorsa settimana. L'allevatore, non disponendo di un telefono, ha sistemato il disco in un magazzino, tenendovelo finchè non è stato in grado di prendere contatto con l'ufficio dello sceriffo, il quale, a sua volta, ha informato il maggiore Jesse A. Marcel del Servizio Informazioni del 509th Bomb Group.
L'Air Force è passata immediatamente all'azione e il disco è stato rimosso dalla casa dell'allevatore, quindi esaminato nell'aeroporto militare di Roswell ed infine inviato dal maggiore Marcel al quartier generale.

Questo comunicato comparve su parecchi quotidiani degli Stati Uniti ed anche su diversi giornali stranieri, incluso il Times di Londra. Haut fu poi messo a tacere da "parecchie aspre telefonate provenienti da Washington". Tuttavia ormai il danno era fatto: l'8 Luglio il Daily Record di Roswell uscì con in prima pagina un'articolo il cui titolo recitava: "La Roswell Army Air Force cattura un disco volante nella regione di Roswell. Nessun dettaglio sul disco volante è rivelato". Lo stesso quotidiano in un altro articolo riferiva che l'operatore ed i piloti di un aeroporto privato a Carrizozo (a circa 56 Km a sud-ovest del punto d'impatto) sostenevano di aver visto un simile oggetto in volo. Si può naturalmente pensare che Mark Sloan (l'operatore del campo) intendesse solo farsi pubblicità, ma numerosi testimoni avevano visto o udito qualcosa di veramente insolito nel cielo di Roswell la notte dell'incidente.
Il frettoloso comunicato fornito ai giornalisti da Haut non faceva parola di alcuni dettagli di grandissima importanza notati da molti altri testimoni, fra cui allevatori, soldati, un ingegnere civile, un gruppo di studenti di archeologia ed alcuni funzionari di polizia (persone assolutamente rispettabili che non avrebbero interesse alcuno a mentire). A quanto pare questi particolari si riferivano ad un grande disco volante ed ai resti di una mezza dozzina di esseri umanoidi ed avevano a che fare con due distinti luoghi della zona che sembravano collegarsi allo stesso incidente.
Quasi immediatamente il silenzio stampa scese su Roswell, mentre alte autorità a livello del Pentagono decidevano quale dovesse essere la prossima mossa. Il generale di brigata Roger R. Ramey, comandante dell'Ottavo Distretto Air Force di Forth Worth, telefonò al colonnello Blanchard (comandante della base di Roswell) dicendogli che sia lui che il tenente generale Hoyt Vandenburg (vicecapo dell'Air Force) erano molti dispiaciuti che fosse stato rilasciato un comunicato stampa. Poi ordinò che parti del relitto fossero trasportate con un B-29 da Roswell a Carswell AFB, Forth Worth, in Texas prima di essere spedite al Wright-Patterson Field, Dayton, in Ohio (dell'operazione si occupò il maggiore Marcel). Blanchard quindi "andò in licenza" e venne sostituito dal tenente colonnello Payne Jennings (in seguito scomparso misteriosamente mentre con il suo aereo sorvolava il Triangolo delle Bermude). Dopodichè Ramey parlò alla radio per assicurare il pubblico che il disco volante caduto non era in realtà altro che un pallone sonda e che l'intera faccenda andava attribuita ad un errore di valutazione. "All'esercito non risulta che esista un simile oggetto, cioè un disco volante". Poi si affrettò ad aggiungere. "Non qui almeno".
Dunque la mistificazione stava prendendo corpo. Astutamente, invece di negare l'accaduto, cosa che avrebbe come minimo destato dei sospetti, l'Air Force tirò fuori la storia del pallone sonda. Ramey convocò d'urgenza, la notte dell'8 Luglio, il sottufficiale Irwing Newton, responsabile dell'Ufficio Meteorologico e dei Servizi di Volo di Carswell AFB, Forth Worth, nel Texas. A Newton fu chiesto di identificare un pallone sonda; in seguito dichiarò che quelle che gli furono mostrate erano senza dubbio parti di un pallone sonda, ma che la gente di Roswell avrebbe dovuto essere in grado di identificarlo da sola perchè "dovevano averne visti a centinaia". Un'altro errore rivelatore fu commesso dall'ufficio di Ramey: nei primi comunicato stampa il relitto veniva identificato come un pallone di tipo Rawin sonde, che non è altro che un pallone di neoprene a cui veniva appeso un contenitore di strumenti e che non ha niente di metallico. Il maggiore Marcel, il primo esponente dell'Air Force a vedere il relitto, aveva invece insistito sulla composizione metallica dei resti, affermando inoltre che tale metallo non poteva essere spezzato o intaccato in alcun modo. Nei comunicati successivi l'errore fu corretto ed il pallone fu identificato come di tipo Rawin target, che è costituito anche da una sottile lamina metallica (che comunque è molto fragile e facilmente intaccabile). Inoltre, soltanto tre giorni prima in una fattoria di Circleville, nella Pickway County (Ohio) i resti di un vero Rawin target erano stati rinvenuti da un agricoltore locale, Sherman Campbell. Il relitto era stato immediatamente identificato senza bisogno di spedirlo da nessuna parte e senza tutto il trambusto provocato invece dall'incidente di Roswell. Come se non bastasse, nessun pallone potrebbe produrre le bruciature ed i segni lasciati dal relitto ritrovato, nè spargere rottami su un'area tanto vasta. Come si spiegano questa e le altre discrepanze? L'unica spiegazione possibile è che la storia del pallone sonda fosse stata inventata a beneficio del pubblico per tenere segreto l'accaduto.
Alla luce di questi e di altri fatti, proviamo a ricostruire l'accaduto.
Tra le 21.45 e le 21.50 del 2 Luglio 1947 un oggetto simile ad un disco illuminato dall'interno passa sopra Roswell diretto a nord-ovest, secondo la testimonianza dei coniugi Wilmot. In qualche punto a nord di Roswell tale disco si imbattè in un violentissimo temporale, citato dall'allevatore W.W. "Mac" Brazel (l'allevatore di cui si parla nel comunicato fatto da Haut). Il disco modificò la sua rotta verso sud, sud-ovest ma fu colpito da un fulmine e subì seri danni a bordo. Nell'esplosione una quantità di rottami precipitarono al suolo, ma il disco danneggiato riuscì a superare la montagna prima di schiantarsi violentemente al suolo nell'area a occidente di Soccorro, conosciuta con il nome di Pianure di San Agustin.. I rottami caduti sulla fattoria di Brazel furono da lui scoperti mentre attraversava a cavallo il suo pascolo e solo più tardi il maggiore Marcel della base aerea dell'esercito di Roswell ne fu informato. Quanto al disco ed ai suoi occupanti, erano caduti per caso nell'area dove la mattina successiva un ingegnere civile di nome Barnett avrebbe dovuto effettuare un rilevamento ed un gruppo di studenti di archeologia avrebbe dovuto cominciare il suo scavo. A San Augustin i militari giunsero più in fretta e di conseguenza la fuga di notizie fu tamponata meglio; in seguito i giornali credettero che il luogo del ritrovamento fosse uno solo a causa del prematuro comunicato di Haut (ma non sarebbe forse possibile che il comunicato di Haut fosse stato rilasciato di proposito per evitare una pubblicità eccessiva al luogo del ritrovamento principale, cioè San Agustin?). Gente come Haut, il signore a la signora Wilmot, l'ingegnere Barnett e la maggior parte degli altri testimoni (specie se militari, che ebbero la carriera rovinata dal loro coinvolgimento: Haut ad esempio fu costretto a dimettersi) non avevano alcun interesse a mentire, ma spesso, al contrario, le loro testimonianze portarono loro molti guai. E' quindi assai più probabile che essi abbiano detto la verità; a questo punto chiedetevi se tutte queste persone, spesso non collegate tra loro da alcun legame e che resero le loro testimonianze separatamente, possono essersi ingannate a tal punto da scambiare un fenomeno così comune nell'area come la caduta di un pallone sonda per un fenomeno talmente insolito come la caduta di un disco volante. Le probabilità che tante persone diverse raccontino la stessa insolita allucinazione è secondo noi quasi nulla: i testimoni di Roswell e San Agustin hanno detto la verità. E' la logica che ce lo suggerisce, e quindi, sempre secondo logica, dobbiamo conlcudere che un vero disco volante, con parecchi veri alieni a bordo, si è schiantato la notte del 2 Luglio 1947 nell'area di San Agustin, a ovest di Socorro, ed è da cinquant'anni in possesso dell'Air Force statunitense.


Nessun commento:

Posta un commento